Questo l'incipit del
romanzo noir di Marialuisa Moro
Ad ogni risveglio, il dolore schiacciava il petto
come un macigno.
Non era un infarto. Solo una sofferenza tanto intensa da assumere sembianze fisiche.
“Accidenti, sono ancora viva”.
Gettava via le coperte nel tentativo di liberarsi dalla pressa che la opprimeva, ma non cambiava niente. Pochi minuti dopo, le riafferrava e se le tirava su fino al collo perché moriva di freddo.
Continuava così finché non le montava la nausea: avviluppava il corpo come una spirale. Perfino le mani avevano la nausea, i piedi, gli occhi avevano nausea. Ma non solo del cibo.
Non era un infarto. Solo una sofferenza tanto intensa da assumere sembianze fisiche.
“Accidenti, sono ancora viva”.
Gettava via le coperte nel tentativo di liberarsi dalla pressa che la opprimeva, ma non cambiava niente. Pochi minuti dopo, le riafferrava e se le tirava su fino al collo perché moriva di freddo.
Continuava così finché non le montava la nausea: avviluppava il corpo come una spirale. Perfino le mani avevano la nausea, i piedi, gli occhi avevano nausea. Ma non solo del cibo.
Marialuisa Moro ha
pubblicato oltre dieci ebook, personalmente ho già letto molti dei suoi libri e
questo, uno tra gli ultimi pubblicati, non mi sono lasciata sfuggire l’occasione
aggiungerlo alla mia personale lista dei “già letti”. Con lei ho iniziato ad
avventurarmi nel mondo del noir, sebbene sia una scrittrice versatile, passando
dal noir, alla narrativa italiana o al sentimentale, non tradisce mai le
aspettative del lettore.
Io sono rimasta colpita
subito dai suoi scritti, lo stile per certi versi è duro, folgorante, narra al
lettore con maniacalità quanto accade nelle sue pagine, non sono spesso i
dettagli che arricchiscono un romanzo, ma i particolari giusti, quelli che
devono essere posti lì, nell’attimo in cui serve, senza perdersi in descrizioni
inutili.
Dietro la Tela è un
noir che si legge tutto di un fiato. Narra le vicende di due sorelle legate dal
sangue, ma non da un rapporto famigliare affettivo intenso e sentimentale,
hanno intrapreso scelte diverse nella vita, decisioni che hanno portato Verdiana
a vivere della sua passione: è una restauratrice di quadri, al contempo per
amore accetta di mantenere suo marito.
La sorella Cristina vive come aveva
sempre voluto, oziando e dedicandosi ai
capricci di una donna viziata, che ha scelto di sposare un uomo d’affari, devoto a un
lavoro che lo porta spesso lontano da casa e dalla sua famiglia, ma questo non
sembra disturbare la moglie, anzi, la rende libera di vivere i suoi tradimenti
senza troppe difficoltà.
Tutto comincia con la
sparizione del marito di Verdiana, Rodolfo: l’uomo è scomparso nel nulla senza
aver portato con sé nessun oggetto personale; evento che porta agitazione e
scompiglio nella donna, ma che spera presto di vederlo tornare a casa.
Durante
l’attesa di quei primissimi giorni, arriva un quadro nel laboratorio della
restauratrice che la lascia completamente disorientata: è il ritratto di uomo che raffigura il volto
dell’amato e sparito Rodolfo.
Da questo momento si
alternano attimi di veglia, di realtà, di sogni e confessioni che turbano e
sconvolgono gli equilibri dei quattro protagonisti. Due vite coniugali che
mostrano lati oscuri e misteriosi, ma soprattutto mettono in moto un meccanismo
diabolico dal quale è difficile tornare indietro.
Una storia avvincente,
dove la schizofrenia e le problematiche famigliari si miscelano perfettamente con
una trama ricca di colpi di scena e verità inattese.
Ebook che trovate su
Amazon a € 2,99
Consigliato agli amanti
del genere.
BIOGRAFIA Marialuisa Moro
Nata a Venezia il
14/05/1952, vive a Milano
dal 1966.
Laureata in lingue e letterature straniere moderne, ha lavorato in segreteria
amministrazione editoriale Rcs, successivamente ha collaborato, sempre con Rcs,
come lettrice e commentatrice di testi stranieri e insegnato
lingue straniere nelle scuole medie inferiori e superiori.
Ha pubblicato tanti e diversi per genere ebook.
Ha vinto alcuni premi
letterari:
Premio
Santa margherita Ligure - Franco Delpino 2008
(L'età di mezzo)
Premio letterario Minerva 2008 (Storia di follia, Vite sbagliate)
Ha cominciato a scrivere storie da bambina, successivamente è stata presa da impegni vari, non indifferenti quelli familiari e ha lasciato perdere quasi del tutto, per riprendere in età adulta, quando è stata più libera.
(L'età di mezzo)
Premio letterario Minerva 2008 (Storia di follia, Vite sbagliate)
Ha cominciato a scrivere storie da bambina, successivamente è stata presa da impegni vari, non indifferenti quelli familiari e ha lasciato perdere quasi del tutto, per riprendere in età adulta, quando è stata più libera.
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