giovedì 26 giugno 2014

ANTEPRIME ~ FIRMATE DUNWICH EDIZIONI

Carnacki di William H.Hodgson
William H. Hodgson
Carnacki, Il Cacciatore di Fantasmi – Vol. I
Pag 82
prezzo € 0,99
Genere horror/storie di fantasmi

William Hope Hodgson, scrittore britannico e maestro dell’horror, fu uno degli autori preferiti di H. P. Lovecraft, che si ispirò al suo capolavoro, "La Casa sull’Abisso", per ideare il ciclo di Cthulhu. I racconti di Hodgson, qui ritradotti, sono incentrati sulla figura di Carnacki, cacciatore di fantasmi e indagatore del sovrannaturale. In ogni storia il protagonista vi trasporterà nelle atmosfere cupe e terrificanti che hanno segnato la storia della letteratura di genere. Attraverso l’uso di strumentazioni speciali da lui create, quali il celebre Pentacolo Elettrico, Carnacki riuscirà a risolvere i difficili casi di manifestazioni ultraterrene che è chiamato a indagare.

L’ebook contiene:
- Il Portale del Mostro
- La Casa tra i Lauri
- La Camera che Fischiava

«Io ho letto e, nella lettura, ho sollevato il sipario dell’Impossibile che acceca la mente e ho guardato dentro l’Ignoto.» (William H. Hodgson)

Piccola nota: La Dunwich Edizione non vorrebbe limitarsi a tradurre ex novo i testi classici di Hodgson, ma vorrebbe dare vita a nuove avventure di Carnacki. Gli autori interessati possono scriverci a infodunwich@gmail.com per inviare le loro idee, sinossi e racconti completi.

Keltor di Jennifer Sage

Titolo: Keltor – The Guardian Archives, Vol. I
Autore: Jennifer Sage
Collana: Rosa Gotica
Pagine: 352
Genere: Paranormal romance
Prezzo: ebook 3,99 cartaceo 12,90

Sinossi

Keltor è un Guardiano della Luce, anche se vive prevalente¬mente nell’Ombra, tormentato dal suo passato. Il suo mondo, quello dei Guardiani, è una realtà oscura che coesi¬ste con la nostra. Dietro il caldo velo delle nostre vite, una guerra si combatte tra i demoni e i Guardiani che proteggo¬no l’umanità al meglio delle loro possibilità, credendo ancora in noi come razza.
C’è una persona, però, un Custode, che ha in sé il potere di aiutare una o l’altra fazione in guerra. Con l’abilità di dan¬neggiare la Luce o l’Oscurità e senza alcuna consapevolezza di come dovrebbe farlo, Liz è quasi una pedina senza spe¬ranza. Una pedina che sta per trovarsi priva della capacità di opporsi alla forza più grande che abbia mai incontrato.
Un Guardiano che ha perso il cuore secoli fa. Una donna che non ha mai conosciuto veramente il proprio. Le leggi vietano che possano trovare rifugio uno nell’altra. E leggi ben diverse che impediscono loro di separarsi.
Una decisione deve essere presa, una che potrebbe riportare indietro dai sette inferni il più crudele dei demoni. I Guar¬diani sono tra noi… e questo in particolare è il frutto proibi¬to. 

«Con uno stile scorrevole e coinvolgente, l’autrice ha dato vita a un’opera che mescola amore, passione, amicizia, battaglie, azione e suspense in un crescendo esplosivo.» (Regin la Radiosa)

«Ho trovato questo paranormal romance molto piacevole. C’è l’influenza di J.R. Ward, un pizzico di Karen M. Moning e un po’ di Larissa Ione.» (The Booknatics)

«Ho davvero amato questo libro. Ha tutto quello che serve a una grande storia: avventura, amore, suspense e mistero. E l’azione è frenetica sin dall’inizio.» (Comfortably Read)

Un assaggio

Questo è il luogo in cui sono morto. Lo stesso in cui ho vissuto.
Stava sul ciglio del precipizio, guardando il sole che sorgeva all’orizzonte, proprio come faceva ogni giorno dalla morte della sua famiglia, circa mille anni prima. Spruzzi d’acqua gli bagnavano la pelle scura mentre le onde si infrangevano contro le rocce che separavano il suo antico sguardo dalle gelide profondità sottostanti. Come un monolite, il guerriero rimaneva perfettamente immobile, con le braccia muscolose incrociate sull’ampio petto. Se un mortale lo avesse visto avrebbe pensato di avere le allucinazioni. La corazza di cuoio incrociata sui pettorali era carica di un’ampia gamma di armi, che proseguiva per tutta la lunghezza del mantello di pelle, fino a toccare terra.
Fissando il sole, ora completamente sorto, i suoi vivi occhi verdi scintillavano e i capelli neri, liberi dalla stoffa che li teneva legati, gli sferzavano il volto austero. Una cicatrice, residuo della sua vita passata, formava una luna crescente vicino alla tempia destra, ricordandogli per sempre ciò che era stato e il motivo per cui aveva combattuto l’oscurità. La sua sola e unica ragione di vita.
Uccidere le creature che avevano sterminato lui e la sua famiglia su quella stessa spiaggia.

Poker D'orrore di Nicola Lombardi, Claudio Foti, Daniele Picciuti, Pietro Gandolfi

Titolo: Poker d’Orrore – Vol.I
Autori: Nicola Lombardi, Claudio Foti, Daniele Picciuti, Pietro Gandolfi
Collana: I Poker
Pagine: 111
Genere: horror
Prezzo: ebook 2,49

Sinossi

Quattro scrittori per quattro racconti incentrati su tematiche horror. Come in una partita a carte, ogni autore giocherà, attraverso la propria storia, l’asso di sangue che trascinerà il lettore in atmosfere cupe e terrificanti. Pronti per la prossima mano?

Breve presentazione del progetto
Con scadenza trimestrale, i poker saranno un appuntamento fisso per gli amanti delle storie dell’orrore. Naturalmente la base sarà "horror", ma non solo: in queste antologie troverete anche generi letterari corrispondenti alle nostre collane. In questo primo appuntamento abbiamo lasciato che un personaggio inquietante, chiamato il Costruttore, introducesse i racconti e per l’occasione abbiamo anche inserito delle tavole nell’ebook, realizzate ad hoc dall’illustratore Marco Pagnotta.

Scommessa a Memphis di Mirko Giacchetti

Titolo: Scommessa a Memphis
Autore: Mirko Giacchetti
Collana: Morte a 666 Giri
Pagine: 50
Genere: Mystery
Prezzo: ebook 0,99

Sinossi
Racconto vincitore del concorso Morte a 666 Giri.
Inferno. La Morte scommette con il Diavolo per rendere il mondo un posto migliore. Tutto inizia a Memphis con un giovanissimo Elvis Presley...
Un assaggio
«Ehi, ragazzo», dico avvicinandomi all’abitacolo, «temo di essermi perso.»
Elvis sobbalza per lo spavento, poi spalanca gli occhi e mi fissa. Salta giù dal mezzo e mi viene incontro sorridendo. «Ma lei è Marlon Brando, cosa ci fa qui a Memphis?»
Saltella sul posto e si guarda attorno con la stessa espres¬sione incredula di uno che ha appena incontrato il suo idolo in un posto impensabile.
A quanto pare ho scelto bene il mio aspetto. Tra me e lui sembrano esserci una decina di anni di differenza, giusto quelli sufficienti per farmi sembrare uno che sa il fatto suo.
Sposto la giacca e il cappello nella mano sinistra. «Eh, magari fossi Brando. No, gli assomiglio, ma non sono lui.»
Mi guarda ancora una volta e mette in moto gli ingranaggi del cervello. Non sento nessun rumore di ferraglia. Buon segno: è abituato a pensare.
«Spero di non averti deluso.»
«No, assolutamente, anzi mi scusi», dice e si pulisce la mano sulla tuta blu da lavoro prima di porgermela. «Mi chiamo Elvis.»
«John Smith», rispondo con un nome a caso, «piacere.»
Mica posso presentarmi come Louis Cypher, no? 

Recensione “Dietro la Tela” dell’autrice Marialuisa Moro

Questo l'incipit del romanzo noir di Marialuisa Moro

Ad ogni risveglio, il dolore schiacciava il petto come un macigno. 
Non era un infarto. Solo una sofferenza tanto intensa da assumere sembianze fisiche. 
“Accidenti, sono ancora viva”.
Gettava via le coperte nel tentativo di liberarsi dalla pressa che la opprimeva, ma non cambiava niente. Pochi minuti dopo, le riafferrava e se le tirava su fino al collo perché moriva di freddo. 
Continuava così finché non le montava la nausea: avviluppava il corpo come una spirale. Perfino le mani avevano la nausea, i piedi, gli occhi avevano nausea. Ma non solo del cibo.


Marialuisa Moro ha pubblicato oltre dieci ebook, personalmente ho già letto molti dei suoi libri e questo, uno tra gli ultimi pubblicati, non mi sono lasciata sfuggire l’occasione aggiungerlo alla mia personale lista dei “già letti”. Con lei ho iniziato ad avventurarmi nel mondo del noir, sebbene sia una scrittrice versatile, passando dal noir, alla narrativa italiana o al sentimentale, non tradisce mai le aspettative del lettore.

Io sono rimasta colpita subito dai suoi scritti, lo stile per certi versi è duro, folgorante, narra al lettore con maniacalità quanto accade nelle sue pagine, non sono spesso i dettagli che arricchiscono un romanzo, ma i particolari giusti, quelli che devono essere posti lì, nell’attimo in cui serve, senza perdersi in descrizioni inutili.


Dietro la Tela è un noir che si legge tutto di un fiato. Narra le vicende di due sorelle legate dal sangue, ma non da un rapporto famigliare affettivo intenso e sentimentale, hanno intrapreso scelte diverse nella vita, decisioni che hanno portato Verdiana a vivere della sua passione: è una restauratrice di quadri, al contempo per amore accetta di mantenere suo marito. 

La sorella Cristina vive come aveva sempre voluto, oziando  e dedicandosi ai capricci di una donna viziata, che ha scelto  di sposare un uomo d’affari, devoto a un lavoro che lo porta spesso lontano da casa e dalla sua famiglia, ma questo non sembra disturbare la moglie, anzi, la rende libera di vivere i suoi tradimenti senza troppe difficoltà.

Tutto comincia con la sparizione del marito di Verdiana, Rodolfo: l’uomo è scomparso nel nulla senza aver portato con sé nessun oggetto personale; evento che porta agitazione e scompiglio nella donna, ma che spera presto di vederlo tornare a casa. 

Durante l’attesa di quei primissimi giorni, arriva un quadro nel laboratorio della restauratrice che la lascia completamente disorientata: è  il ritratto di uomo che raffigura il volto dell’amato e sparito Rodolfo.


Da questo momento si alternano attimi di veglia, di realtà, di sogni e confessioni che turbano e sconvolgono gli equilibri dei quattro protagonisti. Due vite coniugali che mostrano lati oscuri e misteriosi, ma soprattutto mettono in moto un meccanismo diabolico dal quale è difficile tornare indietro.




Una storia avvincente, dove la schizofrenia e le problematiche famigliari si miscelano perfettamente con una trama ricca di colpi di scena e verità inattese.

Ebook che trovate su Amazon a € 2,99


Consigliato agli amanti del genere.


BIOGRAFIA Marialuisa Moro


Nata a Venezia il 14/05/1952, vive a Milano dal 1966. 
Laureata in lingue e letterature straniere moderne, ha lavorato in segreteria amministrazione editoriale Rcs, successivamente ha collaborato, sempre con Rcs, come lettrice e commentatrice di testi stranieri e insegnato lingue straniere nelle scuole medie inferiori e superiori.  

Ha pubblicato tanti e diversi per genere ebook.
Ha vinto alcuni premi letterari:
 Premio Santa margherita Ligure - Franco Delpino 2008
(L'età di mezzo)
Premio letterario Minerva 2008 (Storia di follia, Vite sbagliate)

Ha cominciato a scrivere storie da bambina, successivamente è stata presa da impegni vari, non indifferenti quelli familiari e ha lasciato perdere quasi del tutto, per riprendere in età adulta, quando è stata più libera.

lunedì 16 giugno 2014

ANTEPRIMA ~ LO SCOGLIO INCANTATO

Buonasera a tutti i lettori e le lettrici della Gazzetta. 
Non siamo solite promuovere le nostre stesse opere, lo facciamo solo per le antologie che portano il nostro marchio, ma questa volta, faremo un'eccezione. 
Vi presento, attraverso questa anteprima, una fiaba. Un piccolo "frammento di emozione" che le nostre Vanessa e Fabiana hanno fatto uscire dal loro cilindro magico e non mi resta che lasciarvi qui di seguito, un piccolo assaggio che spero apprezzerete. 
Un bacio libridinoso e buona lettura. 
Giovanna
Titolo: Lo scoglio incantato
Autore: Fabiana Andreozzi e Vanessa Vescera
Editore: Self publishing
Illustrazione di copertina: Elisabetta Baldan
Genere: Fiaba/urban fantasy/romance
Pagine: 48
Ebook: 1,03€
Prefazione a cura di: Rosaria De Rosa
Trama di copertina a cura di: Giovanna Ricchiuti
Correzione: Rosaria De Rosa, Isabella Manzari



Sinossi - «La bella sirena, che il tuo amore detiene, in scoglio si tramuterà e tu, guardandola, morirai. Solo un modo ci sarà se tu il sacrificio conoscerai e chi con lei...» Queste sono le ultime parole che Whele, giovane tritone, sente pronunciare dalla perfida strega prima di vedere il suo grande amore, Crystal, trasformarsi in uno scoglio.
Cent'anni dopo una nave pirata naufraga a causa di un'improvvisa tempesta, lo stesso giorno in cui Crystal torna a essere una sirena. 
La bella sirena cerca disperatamente il suo Whele ma non sa che l'amore, quello vero, può colpire all'improvviso, quando meno te lo aspetti.
Ispirate dalla leggenda di Pizzomunno, Fabiana e Vanessa sono riuscite a dar vita a una storia affascinante e a creare un'atmosfera magica e fiabesca portandoci giù negli abissi marini. Ci insegnano che il vero amore tutto può e riesce a cambiare chiunque, anche il più prepotente degli uomini. Con questo primo volume danno vita alla “Collana Incanti”, che comprende racconti ispirati alle fiabe e alle leggende. 
Giovanna Samanda Ricchiuti

Le autrici - Faby e Vany divise da 400km ma dalla loro complicità e passione sono nati una serie di romanzi: nel 2010 D&S non voglio perderti edito da Universitalia, 2011 Amore nel sangue edito dalla 0111, nel 2012 Attimi indimenticabili edito da Universitalia, nel 2013 Vuoi sposarmi? No grazie! edito da Butterfly edizioni e Il richiamo della luna edito da Alcheringa edizioni. Nel 2014 pubblicano una serie di racconti insieme alle amiche di penna, Amore (In)fedele per san valentino e Il libro e la rosa per la feste mondiale del libro e del diritto d’autore.
Potete trovarle sul loro blog(la bottega dei libri incantati) o sulla loro pagina Facebook(Fabiana Andreozzi e Vanessa Vescera) o ancora sul loro sito web http://fabiana-vanessa.wix.com/fabiana-vanessa
Se vi va di fare due chiacchiere potete trovarle anche su e-mail: labottegadeilibriincanti@gmail.com - saohri@gmail.com - vany.infinity@gmail.com

OTTAVA E ULTIMA TAPPA DEL BLOGTOUR "DONNE PIRATA" - ...E LA STORIA CONTINUA

Eccoci giunti all’ultima tappa del blog tour donne pirata, in cui Michela, Stefania e Pamela ci hanno svelato segreti e curiosità sul mondo dei loro romanzi e sulla pirateria. 
In questo ultimo appuntamento scoprirete qualcosa di più sui seguiti dei tre romanzi che avete conosciuto. Sì, avete capito bene, le avventure di Scarlett, Isabelle e Mary non sono ancora finite!


La Caccia di Stefania Bernardo
Sinossi - Caraibi, 1720 
Il volto di una bellissima donna intagliata nel legno si staglia all'orizzonte. Il gioiello che porta al collo, una stella fatta di giada, brilla al sole. Gli occhi ambrati di Scarlett fissano il veliero minaccioso che le sbarra la strada verso la libertà. Stavolta non si tratta di affrontare un conte lussurioso, un marito dispotico o un padre severo. Stavolta dovrà vedersela con Johnny Shiver, un pirata più crudele del diavolo. Sarà in balia dei suoi capricci e del suo primo ufficiale, Redblade, spietato e arrogante. Ha solo un modo per sfuggire a quella prigione. Una scelta assurda, l'unica in grado di donarle una vita degna di essere vissuta. Il destino di Scarlett prenderà una rotta imprevedibile che esigerà un alto tributo di sangue. Il mare sarà crudele ma, infine, restituirà i suoi più inconfessabili segreti.
Il romanzo è disponibile qui in versione cartacea e qui in e-book



Anticipazioni:
Il vecchio pastore si alzò. «Ho quasi ottant’anni, Elizabeth. Ho visto tante cose in vita mia, ma non costringetemi a vedere voi mollare».
Edward la baciò con passione, la sua mano sinistra là dove un gentiluomo non l’avrebbe mai messa in pubblico. Gli occhi di lei si socchiusero, gelidi e languidi allo stesso tempo.
«Non importa, chi se ne frega del tuo fottuto indizio, Scarlett! Quella è una tempesta!»
«Ne vale la pena?»
«È venuta fin qui dai Caraibi apposta per rivelare come sono andate le cose, tu che ne dici?»
«Pessimo momento per lasciare Fort Law» Lewis Hawk si fece per un attimo serio e ritornò alla finestra. «Sta per cominciare la festa»
Christopher rise. «Non riempirti la bocca di paroloni, almeno chiama le cose con il loro nome».
«E va bene» Alvaro fece un profondo respiro. «Ci ammutiniamo».
«Perché, dannazione!» urlò Christopher. «Parlami!» gridò.
Scarlett si divincolò dalla sua presa e scappò di nuovo. 
«Oro!» gridò, rapito.
Fu la parola d’ordine: in un attimo si scatenò una rissa di proporzioni gigantesche
Sembravano cose lontane, quasi sconosciute. 
Il mondo che aveva sotto gli occhi in quel momento era nuovo. Un brivido le increspò la pelle: l’aria era diversa, fredda.
Stava per affrontare l’ennesimo cambiamento.


Mary Read – Nemica del genere umano
SinossiPirata. Nemica non di una sola nazione, ma dell’umanità intera. 
Questa è Mary Read: una criminale capace di ferocia, ma anche di tenerezza; una ragazza anticonformista eppure profondamente romantica. 
Vestita da maschio, Mary solca i mari dei Caraibi insieme allo spavaldo Calico Jack Rackham, finché a loro non si unisce anche l’ambigua, affascinante Anne Bonny. Così la ciurma di Calico Jack diventa l’unica nella Storia a contare due piratesse: una “coppia di infernali arpie”, un vero incubo per la Marina e per tutti gli uomini che vorrebbero le femmine sottomesse e schiave del focolare. 
Una storia ricca di azione, complotti, sentimenti per guardare il ‘700 attraverso gli occhi di una donna divenuta leggenda. 
Un romanzo storico accurato e rocambolesco, una vicenda toccante e crudele che non vi lascerà indifferenti.
Il romanzo è disponibile qui

Anticipazioni:
Mi chiamo Mark Read. Perché, anche se sono una femmina e mia madre mi ha battezzata Mary, è questo il nome che ho scelto di indossare. Molte volte ho cambiato vita e identità, molte volte ho ricominciato da capo. Sono stata tante persone: alcune di queste le trovereste interessanti; altre, credetemi, non le vorreste incontrare. Ma per troppo tempo, e per tutti quelli che ho amato, mi sono chiamata Mark… almeno all’inizio. Ho deciso di vivere come un maschio per non essere prigioniera e in questi panni ho gustato fino in fondo la spietata avventura della libertà. Non sono fiera di tutto quello che ho fatto come uomo, e forse ora ho qualche rimorso; ma, per lo meno, non ho rimpianti. Eppure, adesso che tutto sta per finire, adesso che la febbre mi impedisce di muovermi e mi mozza il respiro, è la mia natura di femmina a voler vivere… A desiderare di prolungare ancora un po’ la mia agonia. Qualcuno, molti anni fa, mi disse che un giorno sarei dovuta venire a patti col mio essere donna. Non pensavo che sarebbe accaduto per questo motivo. Tutte le mattine mi mandano il Pastore, forse convinti di offrirmi conforto all’avvicinarsi del trapasso. È un ragazzino timido e impacciato… O magari è soltanto restio a leggere la parola del Signore davanti a una peccatrice come me. Per un attimo i nostri occhi si incontrano e sono certa che oggi non sprecherà la propria voce; ma poi il suo sguardo scivola in basso, verso il mio ventre ingrossato, e comincia a pregare. Un brivido mi scuote e batto i denti. Non voglio morire. Non così, non adesso. Non senza aver visto mio figlio neppure una volta. Ecco la mia parte femminile che affiora. Ora, quando forse è ormai troppo tardi… 
L’origine dei nostri guai fu, come spesso accade, una bella donna. Una sera Jack tornò alla locanda in cui alloggiavamo più brillo e allegro del solito. Mi cinse il collo con un braccio e mi confessò: «Mark, amico mio, sono innamorato!»
«E chi è la fortunata?» domandai, sarcastica.
I suoi occhi nocciola erano sognanti: «Si chiama Anne Bonny.» 
«Quella Anne Bonny?» chiesi, aggrottando le sopracciglia. «Ma è sposata!»
Sbuffò: «Perché devi menzionare il suo unico difetto?»
«Il marito, James Bonny, è un tipo pericoloso... Non mi piace per niente.» 
«Se è per questo non piace neppure a me.» convenne Rackham. «E non piace più troppo neanche a Anne: ammette di averlo sposato per noia e per fare un dispetto al padre.» 
«Piantala di scherzare! Non potresti trovarti una brava prostituta e lasciar stare chi ha un marito?» Lo sguardo che mi rivolse Rackham mi fece paura: non perché, in qualche modo, fosse minaccioso; ma perché era perdutamente sincero. Per una volta non stava cercando di aggirare la mia domanda.
«Potrei, Mark, e forse dovrei… E non perché James Bonny mi spaventi, ma perché Anne mi terrorizza. Ha potere su di me, capisci? Sono sempre stato libero perché ero egoista e ora… Sento di non esserlo più, perché mi interessa ciò che vuole lei.»
Sentii il bisogno di sedermi. Inspirai profondamente, prima di chiedere: «Ti… Ti piace così tanto?»
Jack scosse la testa e parve sentire il bisogno di schernirsi: «Roba da pazzi, vero? E pensa che non ci sono mai neanche andato a letto. Lei è come me, Mark. Come me… Non vuole frasi sdolcinate o un anello al dito: vuole passione e libertà. Non le importa un accidente di quello che pensano gli altri, non ha morale, né regole. È selvaggia.»
«In pratica, mi stai dicendo di esserti preso una sbandata per la versione in gonnella di te stesso.» sbottai. «Sapevo che eri vanesio, ma non immaginavo lo fossi fino a questo punto. Dovresti cercarti 
qualcuno che mitighi le tue pazzie, non qualcuno che le esasperi!» 
Jack ebbe un moto di stizza: «La tranquillità è sopravvalutata, Mark. Se avessi voluto per me una vita sicura, avrei scelto di fare il fabbro o il fornaio e non il pirata! Non sono uno stupido, anche se a volte sembra il contrario. So che non morirò nel mio letto, anziano e circondato da una nidiata di nipotini. So che mi ammazzeranno, o impiccheranno, o tradiranno. E va bene: è il prezzo da pagare per la vita che ho scelto.»Si fermò e mi guardò negli occhi, serio: «Ma se esiste una ragazza che, oltre a essere bellissima, è disposta a seguirmi in questo tipo di vita… Per quale ragione dovrei lasciarmela scappare? Non mi importa un accidente che, per errore, sia legalmente vincolata a un altro. Lei è mia.»
Rimasi zitta per un lungo momento. Ero divisa fra la rabbia per l’irrazionalità di quei discorsi e una malsana invidia. Da quanto tempo io non provavo più un sentimento così viscerale per un altro essere umano? Chiusi gli occhi e sospirai: qualsiasi cosa avessi detto per dissuaderlo da quella stupida infatuazione sarebbe stata inutile, lo sapevo. Perciò cercai di essere pratica: «Va bene, la consideri tua. Ma ti illudi che suo marito sia d’accordo? Che lascerà che ti scopi sua moglie senza intervenire?» «Rilassati: ho un piano» «E cosa vorresti fare? Rapire Anne?»
«No.» rispose, calmo. «Intendo comprarla.»
Era inutile continuare a mentire. Anne non era il tipo di persona che lasciava indifferenti: o la si amava o la si odiava. E io, da qualche tempo, non riuscivo più a odiarla. Si voltò di scatto a guardarmi: «Ti rendi conto di cosa significa tutto questo?» chiese. Non ero certa di capire cosa intendesse, quindi scossi la testa. «Quante possibilità c’erano che sulla stessa nave, nella stessa ciurma, venissero arruolate due femmine? Hai idea di quanto fosse improbabile?» Le sue mani erano calde, asciutte. Reggevano le mie con forza, come se Anne temesse che potessi scomparire. «Sì» ammisi «È un caso bizzarro.»
«Non è un caso!» esclamò, felice. Sorrise, e fu come se dentro le si fosse accesa una fiamma: «È il destino! Non capisci? Sono sempre stata così sola… Perché credevo di essere l’unica. Pensavo di essere sbagliata, ero sicura che nessun’altra ragazza al mondo potesse desiderare… Questo!» Fece un gesto, indicando la tenda spartana che avevamo attorno, ma sapevo che intendeva tutto il resto: il fatto di vivere su una nave, senza comodità, in balìa degli elementi e del caso; sapevo che intendeva l’essere ricercati dalla Marina, il non avere una casa, il vivere di violenze e ruberie. Strinsi le sue dita delicate nelle mie più tozze e pensai che anche io mi ero sempre sentita come lei: diversa, isolata dagli altri a causa del mio desiderio di vivere al di fuori degli schemi. Osservai il suo viso diafano, così bello e pericoloso, e lessi una sincera commozione nel suo sguardo. Per la prima volta la vidi per ciò che era: una ragazza di vent’anni, che al mondo poteva contare solo su un amante irresponsabile e su una testardaggine fuori dal comune. Provai nei suoi confronti uno slancio di tenerezza e, al tempo stesso, sentii che averla al mio fianco mi trasmetteva una nuova forza. Non avevo desiderato quel rapporto. Eppure, ora che mi si prospettava la possibilità di avere una complice, mi sentivo più leggera e resistente. Mi domandai se anche sul mio viso, come su quello di Bonny, fosse apparsa un’espressione di euforia e sorpresa.
«Mary…» disse «Io e te, da oggi, siamo più che sorelle. In futuro, chiunque parlerà dell’una citerà anche l’altra: saremo l’incubo della Marina e di tutti quegli uomini che vorrebbero le donne sottomesse e schiave del focolare.» Mi sorrise. Nel suo sguardo si agitavano molti demoni; erano gli stessi demoni che avevo a lungo, inutilmente, cercato di reprimere. 
Annuii, commossa. «Saremo più che sorelle.» 
«Saremo due arpie sputate dall’Inferno, altroché!» esclamò, scoppiando a ridere. Poi si fece seria e, abbracciandomi, concluse: «E, qualunque cosa accada, nessuna di noi due sarà mai più sola contro il mondo»
E per quanto riguarda Isabelle? Nemmeno le sue avventure sono ancora concluse…Pamela è al lavoro sull’'attesissimo seguito de "Il Cuore Insanguinato" nel quale ritroveremo la dolce Isabelle alle prese con la scoperta di tante verità sulla sua temibile figura paterna. Scopriremo cosa si nasconde nel passato di Tristan e li seguiremo in tante nuove avventure a bordo della Strega Rossa..

Vi siete persi qualche tappa di questo blogtour ma vorreste partecipare all’estrazione per vincere i romanzi? Nessun problema avete tempo fino a sabato 22 giugno per recuperare il tempo perduto? Che aspettate, seguite sull’evento facebook il riassunto di questo straordinario viaggio per i sette mari!.

Pamela Boiocchi, Michela Piazza, Stefania Bernardo

sabato 14 giugno 2014

RECENSIONE ~ IL PALAZZO D'INVERNO

Il Palazzo d'Inverno di Asia Francesca Rossi

- Recensione a cura di -



Asia Francesca Rossi è nata a Roma nel 1984 e vive a Latina. Dopo la laurea in "Lingue e Civiltà Orientali" presso l'Università "La Sapienza" di Roma, si trasferisce ad Alessandria d'Egitto per approfondire lo studio della lingua araba e della cultura arabo-islamica. ​Attualmente è specializzanda nel corso di Laurea Magistrale in "Lingue e Civiltà Orientali" presso "La Sapienza". ​Collabora con diversi magazine online, è membro della "Società delle Letterate" e socia ordinaria di "Ewwa" (European Writing Women Association).
​Gestisce tre siti culturali: "La Mano di Fatima", dedicato al mondo arabo-islamico, "Divine Ribelli", dedicato alle grandi donne della Storia ed il sito ufficiale interamente incentrato sulla figura dell'eroina francese "Angelica la Marchesa degli Angeli".
Tra le sue passioni ci sono la lettura, la scrittura, la musica e la danza del ventre.




SINOSSI: Pietrogrado 1917. L’incendio rivoluzionario che sta per sconvolgere la Russia è ormai divampato nelle città principali e l’antica residenza degli zar, ormai sede del governo provvisorio, ma anche memoria di un passato non ancora tramontato, rappresenta l’ultimo baluardo da conquistare per accedere a un futuro fatto di incognite tutte da risolvere.
Il 25 ottobre (calendario giuliano), data fatidica dell’assedio al Palazzo d’Inverno, si intrecciano i destini della Storia, ma anche quelli di un uomo e una donna che non avrebbero dovuto incontrarsi.
Elena, infelice nobildonna tradita da tutti gli uomini che ha amato e Dimitri, un bolscevico fiero degli ideali su cui ha costruito la sua intera esistenza, lei acqua che scivola sulle rocce della tradizione aristocratica, lui fuoco che arde fiero per distruggere un’epoca di disuguaglianze e privilegi.
Le loro due anime così diverse si scontrano nei giorni dell’odio e della rivolta, su sponde opposte, per caso, tra i marmi e gli arazzi di una villa saccheggiata. Tra loro solo un desolante abisso fatto di differenze sociali e culturali in apparenza incolmabili.
A farli incontrare sono due simboli del passato, un uovo Fabergé e un carteggio che non deve finire nelle mani sbagliate. A tenerli uniti, loro malgrado, un sentimento che non può e non deve nascere, negato, soffocato dal dovere e dagli ideali e destinato a non vedere l’alba del cambiamento.
Elena e Dimitri sono gli emblemi di due mondi inconciliabili, le due facce della rivoluzione, ma anche la personificazione di una Russia immensa, non sempre decifrabile in cui bene e male si confondono ai piedi della Storia, madre degli uomini che con una mano accarezza il passato, con l’altra afferra il futuro. 


Sito Ufficiale dell'autrice Asia Francesca Rossi Official
Siti per l'acquisto del Libro La Mela Avvelenata 


- Recensione -

 

Siamo a Pietrogrado, è il 25 ottobre del 1917, una data importante per il Paese: i rivoluzionari occupano la città, i ministri tentano di rifugiarsi nel Palazzo d’inverno ma la resa è vicina e il trionfo di Lenin inderogabile. Il libro sia apre con l’irruzione di un gruppo di rivoluzionari bolscevichi in una tenuta signorile; nonostante l’abbandono, il profumo dei ricevimenti, delle sete fruscianti e del lusso è ancora impregnata tra le pareti silenziose. I giovani bolscevichi si aggirano per la villa depredando quello che è possibile e sarà proprio in una di queste stanze che Dimitri, uno dei rivoluzionari, troverà un plico di lettere che scoprirà appartenere a Elena, la bellissima gentildonna ritratta su una tela appesa nella medesima stanza. 
Dimitri è il classico eroe romantico, è un rivoluzionario convinto che vive secondo un codice fatto di ideali e di onore. I suoi valori sono assoluti ma, quando poserà gli occhi sul ritratto di Elena, sentirà crescere in lui lo spasmodico desiderio di possederla, desiderio che andrà sempre più concretizzandosi nel leggere le missive che la donna invia e riceve dall’amante Nicolaij, di nascosto dal marito Alekseij. Ma il destino ha in serbo per Dimitri ben più di qualche lettera ingiallita e la sorpresa sarà grande quando si ritroverà di fronte proprio la bella Elena, avventuratasi nella vecchia dimora in cerca delle preziose missive, sola, disperata e agognante di notizie sugli unici due uomini che hanno colorato la sua vita.
Tra i due è subito attrito, astio e diffidenza. Dimitri tenterà di soffocare i propri istinti e il dolce sentimento che inizierà a farsi strada dentro di lui, un sentimento che non è solo brama della carne ma istinto di protezione. Il giovane tenterà di fare accettare la presenza della gentildonna anche ai compagni, decidendo di aiutarla nell’assurda ricerca dei famigliari. Ma, si sa, una guerra non è il teatro migliore per la nascita di un amore e i sogni sono destinati a infrangersi contro gli scogli aguzzi della realtà.
La narrazione è onnipresente, il romanzo è diviso in capitoli lunghi. L’ambientazione storica ci catapulta in una Pietrogrado silente e insidiosa, dove anche una passeggiata può costare la vita; quasi tutto il romanzo si svolge tra le mura della tenuta, ma i connotati storici della vicenda e la situazione in cui verte il Paese sono tangibili. 
In questo libro, gli imprevisti, gli inganni e l’apparenza la fanno da padrone. Le tematiche trattate sono: l’amicizia, il tradimento, le illusioni e la condizione della donna nella Russia del 1917.
Una menzione va all’autrice per la prosa poetica, per la forza delle immagini descritte, per la scrupolosa psicologia dei personaggi . 

Questo è un libro che appassiona, che attira ed emoziona, che ci lascia in trepidante attesa del seguito, per scoprire cosa accadrà ancora ai nostri beniamini.

La componente epistolare incatena il lettore alle pagine, impaziente di scoprire qualche tassello in più sul passato di Elena, sulla gabbia dorata in cui è stata condannata a vivere e sulle dinamiche di coppia, ora tra Elena e Alekseij, ora tra Elena e Nicolaij. Personalmente, non ho condiviso alcuni comportamenti di Elena, adirandomi nella stessa maniera di Dimitri: ho trovato eccessivo il perdono della donna nei confronti dell’amante, la sua ostinazione nel discolparlo e la sua fede nell’avventura extra-coniugale che descrive come una grande storia d’amore. Tutto sommato, pur non condividendo i suoi pensieri, comprendo Elena: in questo, riproduce l’atteggiamento che molte donne hanno nei confronti delle infatuazioni, dove è il cuore a dettare legge e non di certo la ragione. 

Un’altra componente fondamentale del romanzo è l‘erotismo con cui l’autrice condisce gli amplessi descritti nel libro, la sua è una prosa che non scade mai nel volgare e coinvolge il lettore, una sensualità che contribuisce a rendere il libro realistico e non il solito romanzo patinato di amore e guerra. 

Consiglio Il palazzo d’inverno a tutte le appassionate del genere, a chi ama i romanzi storici e le storie d’amore ambientate durante i conflitti, lo consiglio anche a chi non sa rinunciare a un pizzico d’avventura da condire con il rosa. Non resterete delusi.

Voto finale - Consigliato




APPROFONDIMENTO STORICO ~ IL MITO DI PERSEFONE E ADE

Persefone e Ade (Into History)

- Approfondimento a cura di -

In un tempo in cui la scienza non era in grado di spiegare tutti i fenomeni, si cercava spesso la risposta nel volere degli Dei. Parliamo di miti e leggende che si sono tramandate per secoli e secoli fino ad arrivare ai giorni nostri. Nell’antica Grecia erano gli Aédi a cantare l’epica durante le feste religiose, le celebrazioni o occasioni conviviali. Talvolta essendo poeti aggiungevano versi propri. Quindi provate a immaginare quante versioni esistono prima di arrivare a quella originale. Gli storici da sempre ci provano, ma non essendoci prove scritte si basano su altri reperti.
Tornando al nostro mito partiamo col dire che esso veniva utilizzato per spiegare l’alternarsi delle stagioni, in modo particolare il clima siciliano dove l’autunno sembra non aver mai trovato spazio.
Per gli antichi questo clima era stato determinato dal rapimento della Dea Persefone (in latino Proserpina), figlia della Dea Demetra (in latino Cerere) e Zeus( in latino Giove). Infatti, la giovane Dea si trovava vicino alle rive del lago di Pergusa (Enna) insieme ad altre fanciulle, che si divertivano a raccogliere dei fiori. Proprio in quel momento, come racconta il poeta romano Claudiano:
« Hades (in latino Plutone), dio degli inferi, stanco delle tenebre del suo regno, decise un giorno di affiorare alla luce e vedere un po' di questo mondo....Dopo un lungo e faticoso cammino emerse infine su una pianura bellissima, posta a mezza costa del monte Enna. Era Pergusa, dal lago ceruleo, alimentato da ruscelli armoniosi e illeggiadriti da fiori di tante varietà che mischiando i profumi creavano soavi odori e così intensi da inebriare... Ad un tratto, volgendo lo sguardo, scorse in un prato un gruppo di fanciulle che coglievano fiori con movenze leggere, fiori tra i fiori »
(Claudiano)
Quando la terra si aprì con forti scosse e boati, ne fuoriuscì un carro d’oro trainato da quattro cavalli neri. Le fanciulle spaventate iniziarono a urlare e scappare, ma il Dio aveva già individuato la sua preda, che con solo due falcate la raggiunse e l’afferrò mettendola sul carro. Ciane una fanciulla amica della Dea, nel tentativo di salvarla fu trasformata dalla ira di Hades, in una sorgente tra i papiri.
« [Hades] si precipitò verso di lei [Persefone], che, scortolo, così nero e gigantesco, con quegli occhi di fuoco e le mani protese ad artigliarla, fu colta dal terrore e fuggì leggera assieme alle compagne... Il dio dell'Ade, in due falcate le fu addosso e l'abbracciò voracemente e via col dolce peso; la pose sul cocchio, invano ostacolato da una giovinetta, Ciane, compagna di Proserpina, che tentò di fermare i cavalli, ché il dio infuriato la trasformò in fonte. Ancora oggi Ciane, con i suoi papiri, porta le sue limpide acque a Siracusa »
(Claudiano)
Nessuno udì le urla disperate della giovane Dea, e Demetra in preda all’angoscia iniziò a cercarla ovunque invano. Col calare della notte si rivolse alla Dea Ecate, colei in grado di viaggiare liberamente tra il mondo degli uomini e quello degli inferi, aveva sentito le urla di Persefone, ma tacque e consigliò a Demetra di rivolgersi al Sole, di cui al suo sguardo non può sfuggire nulla. Arrivata al palazzo del Sole, apprende la notizia che proprio suo padre Zeus, aveva permesso a Hades di rapire Persefone e farla sua sposa.
L’ira di Demetra fu incontenibile, provocando una grande siccità in tutta l’isola ( Sicilia), e dopo la carestia, facendo morire uomini e bestie.
Zeus non poteva permettere la distruzione del genere umano, così mandò il Hermes (in latino Mercurio), messaggero degli Dei, da Hades per comunicargli la volontà di restituire Persefone a sua madre.
Il Dio dell’oltretomba, nel frattempo aveva sposato la giovane Dea, di cui era veramente innamorato, e apprendendo la notizia, obbedisce a Zeus, ma prima di lasciare la sua sposa, le fa mangiare alcuni chicchi di melograno. Con questo gesto ho vincolato Persefone a tornare da lui. Infatti, mangiare il melograno era il simbolo del matrimonio, e la legge del Destino prevedeva che, chi lo avesse mangiato a casa del marito, ne avrebbe fatto ritorno.
« Dopo nove giorni e nove notti insonni di dolore, decise di rivolgersi a Giove per impetrarlo di farle riavere
Allora Cerere, folle di dolore, decise di provocare una grande siccità in tutta l'isola. E dopo la siccità venne la carestia e gli uomini e le bestie morivano in grande quantità. Non valevano invocazioni e scongiuri alla dea,
Giove inviò Mercurio da Plutone per imporgli di restituire Proserpina alla madre. A Plutone non restò che obbedire. Però, prima di farla partire, fece mangiare alla sua amata dei chicchi di melograno »
la figlia; ma Giove nicchiava (come poteva tradire suo fratello Plutone?).
che era irremovibile.
(Claudiano)
Così Persefone fece ritorno dalla madre, che per la felicità ricoprì i campi di fiori e frutti.
Zeus si trovava in una brutta situazione, e per conciliare il dovere coniugale di Persefone nei confronti di Hades, e l’amore materno, stabilì che la giovane Dea avrebbe vissuto tre terzi dell’anno sulla terra e un terzo nell’Ade.

Il mito di Persefone racchiude il simbolo del seme: che deve scendere ogni anno nel regno sotterraneo non è che la figura del chicco di grano, che deve essere seppellito sotto terra dove rimane appunto un terzo dell'anno, fino a primavera. Inoltre l'ira di Demetra si fa risalire all'alternanza delle stagioni: quando Persefone ritorna da sua madre, alla luce del sole il grano germoglia, ma come il seme deve tornare d'inverno al buio della terra.
Spero che questo approfondimento vi sia piaciuto! Sono graditi commenti, dato che soprattutto su miti e
leggende esistono diverse versioni, quindi sarebbe bello confrontarsi per condividere le nostre conoscenze.
Alla prossima.

Enjoy!

RECENSIONE ~ TAKE ME INTO YOUR HELL

Take me into your hell di Diletta Brizzi e Yvan Argeadi

- Recensione a cura di -

Diletta Brizzi è nata nel 1989 e vive in un piccolo paesino in provincia di Pisa insieme alla famiglia e cinque gatti. Studentessa universitaria, ha fin da piccola sviluppato la sua passione per la scrittura e per la lettura soprattutto di Urban Fantasy e di Young Adult a sfondo mitologico, tema di cui si è sempre interessata, approfondendo in particolar modo il pantheon greco, quello egizio e quello celtico.
Da quasi due anni possiede un blog letterario, Atelier di una Lettrice Compulsiva, insieme al fidanzato Yvan.

Yvan Argeadi oltre ad essere sentimentalmente legato a Diletta, la quale gli ha trasmesso la passione per la lettura prima e la scrittura dopo, è un profondo conoscitore del passato antico e mitologico dell'umanità, conoscenza che traspare tutta dalle righe delle sue opere, Take me into your Hell in primis. Vive anche lui a Pisa, anche se si considera un abitante del mondo, ed è appassionato di videogame e arte, coltivando in sé una profonda passione per artisti contemporanei come Luis Royo o Victoria Francés. Non ama parlare molto di sé al punto da aver deciso di adottare il nome d'arte con cui lo conosciamo, e da non aver voluto rendere pubbliche altre informazioni personali. 



Sinossi - Eoni dopo la sconfitta del perfido Crono, i suoi tre figli maschi, Zeus, Poseidone e Ade si spartirono i tre regni del creato, divenendo rappresentanti di ognuno di essi. Così, a Zeus toccò in sorte il Cielo, a Poseidone i sette mari, mentre ad Ade, ingannato dai suoi fratelli, spettò il tenebroso Erebo dei defunti. Per mantenere l'equilibrio del creato Zeus legittimò che i tre regni non sarebbero mai dovuti venire a contatto gli uni con gli altri, per nessuna ragione. Ma forse il sovrano dell'Olimpo non aveva messo in conto tra quelle ragioni la più nobile, e al contempo pericolosa, capace da sola di far vacillare le basi stesse su cui l'equilibrio si fondava: l'amore. E quando il Signore dell'Oltretomba s'innamorerà della figlia prediletta del Dio del Cielo decidendo, contro il volere di quest'ultimo, di prenderla in sposa, l'equilibrio del cosmo sarà messo a dura prova da quella che in seguito sarebbe diventata la storia d'amore più famosa e tormentata di tutti i tempi. Questo sarà il preludio della storia d'amore di Ade e Persefone; una realtà camuffata da mito, sopravvissuta nel tempo ai mutamenti del mondo, così come a quelli dei Divini che tra subdoli intrighi di potere giocheranno con il destino dell'umanità, coinvolgendo e stravolgendo a più riprese la tormentata coppia, fino allo straordinario e inaspettato colpo di scena finale.

Questo è il mito di Persefone, la favola di un cuore innamorato disposto a rinunciare alla Luce per Amore: questo è Take me into your Hell.



- Recensione -


Take me into your Hell mi ha particolarmente colpito per il suo fascino. Forse perché ho sempre avuto un debole per la mitologia greca, o forse per i personaggi accattivanti. Sappiamo benissimo che la cultura greca è piena di miti e leggende, e se vogliamo essere sinceri anche tutte le città mediterranee, ma gli autori ne hanno scelto uno dalle molteplici sfumature, parlo del mito di Proserpina e Ade.
La storia inizia con la Dea Persefone che dall’alto del suo balcone, situato sull’Olimpo, guarda la vita sulla terra. Un forte desiderio la spinge ad andare in quel luogo da lei inesplorato. La Dea ha un bellissimo legame con la sorella Afrodite, e non sa di essere contesa da Apollo, Ade e Ares, quest’ultimo suo promesso sposo deciso da Zeus. Però il destino, o meglio chiamarlo fato ha ben altro in serbo per lei. Direi con tutta onestà che forse il fato è stato influenzato dall’intrigo. 
Intrigo che nelle migliori monarchie ha sempre lasciato il suo zampino, e di certo non poteva mancare nella Corte delle Corti. 
Infatti, un astuto stratagemma, l’amore che vuol essere reclamato a tutti i costi, antichi rancori che tornano a galla, fanno sì che Persefone venga rapita da Ade, da sempre innamorato di lei. Questo gesto, e gli inganni messi a punto da altri Dei, porteranno Zeus a dichiarare guerra ad Ade.
Qui mi fermo perché non ho intenzione di fare spoiler, e mi soffermo su tutti gli aspetti positivi che ho riscontrato in questo romanzo. 
Parto col dire che la scrittura è molto scorrevole, le scene sono ben scritte, e i personaggi che per quanto siano già conosciuti, gli autori sono stati in grado di renderli originali, mettendo in maggior risalto il loro lato umano, con tutte le contraddizioni, sentimenti e istinti.
Ho molto apprezzato il salto temporale, dove nella prima parte del romanzo conosciamo la parte storica, mitologica in una chiave molto romantica. Nella seconda parte invece vediamo i nostri Dei alle prese con un presente moderno e tecnologico, dove dovranno, farei conti con un antico minaccia che credevano scampata.
Come detto sopra è un romanzo ricco, e si legge piacevolmente.
Il mio voto finale sono quattro stelline, volendo premiare gli autori che hanno fatto tutto da soli, e nonostante qualche errore sul testo (che si può benissimo risolvere con una correzione più approfondita), ho visto un buon potenziale.

Non mi resta che augurarvi una buona lettura!
(Non perdetevi un piccolo tour di approfondimento Mitologico inerente al mito di Persefone e Ade disponibile tra poco sul nostro blog nella sezione Into History)

Voto finale - Consigliato