lunedì 16 giugno 2014

OTTAVA E ULTIMA TAPPA DEL BLOGTOUR "DONNE PIRATA" - ...E LA STORIA CONTINUA

Eccoci giunti all’ultima tappa del blog tour donne pirata, in cui Michela, Stefania e Pamela ci hanno svelato segreti e curiosità sul mondo dei loro romanzi e sulla pirateria. 
In questo ultimo appuntamento scoprirete qualcosa di più sui seguiti dei tre romanzi che avete conosciuto. Sì, avete capito bene, le avventure di Scarlett, Isabelle e Mary non sono ancora finite!


La Caccia di Stefania Bernardo
Sinossi - Caraibi, 1720 
Il volto di una bellissima donna intagliata nel legno si staglia all'orizzonte. Il gioiello che porta al collo, una stella fatta di giada, brilla al sole. Gli occhi ambrati di Scarlett fissano il veliero minaccioso che le sbarra la strada verso la libertà. Stavolta non si tratta di affrontare un conte lussurioso, un marito dispotico o un padre severo. Stavolta dovrà vedersela con Johnny Shiver, un pirata più crudele del diavolo. Sarà in balia dei suoi capricci e del suo primo ufficiale, Redblade, spietato e arrogante. Ha solo un modo per sfuggire a quella prigione. Una scelta assurda, l'unica in grado di donarle una vita degna di essere vissuta. Il destino di Scarlett prenderà una rotta imprevedibile che esigerà un alto tributo di sangue. Il mare sarà crudele ma, infine, restituirà i suoi più inconfessabili segreti.
Il romanzo è disponibile qui in versione cartacea e qui in e-book



Anticipazioni:
Il vecchio pastore si alzò. «Ho quasi ottant’anni, Elizabeth. Ho visto tante cose in vita mia, ma non costringetemi a vedere voi mollare».
Edward la baciò con passione, la sua mano sinistra là dove un gentiluomo non l’avrebbe mai messa in pubblico. Gli occhi di lei si socchiusero, gelidi e languidi allo stesso tempo.
«Non importa, chi se ne frega del tuo fottuto indizio, Scarlett! Quella è una tempesta!»
«Ne vale la pena?»
«È venuta fin qui dai Caraibi apposta per rivelare come sono andate le cose, tu che ne dici?»
«Pessimo momento per lasciare Fort Law» Lewis Hawk si fece per un attimo serio e ritornò alla finestra. «Sta per cominciare la festa»
Christopher rise. «Non riempirti la bocca di paroloni, almeno chiama le cose con il loro nome».
«E va bene» Alvaro fece un profondo respiro. «Ci ammutiniamo».
«Perché, dannazione!» urlò Christopher. «Parlami!» gridò.
Scarlett si divincolò dalla sua presa e scappò di nuovo. 
«Oro!» gridò, rapito.
Fu la parola d’ordine: in un attimo si scatenò una rissa di proporzioni gigantesche
Sembravano cose lontane, quasi sconosciute. 
Il mondo che aveva sotto gli occhi in quel momento era nuovo. Un brivido le increspò la pelle: l’aria era diversa, fredda.
Stava per affrontare l’ennesimo cambiamento.


Mary Read – Nemica del genere umano
SinossiPirata. Nemica non di una sola nazione, ma dell’umanità intera. 
Questa è Mary Read: una criminale capace di ferocia, ma anche di tenerezza; una ragazza anticonformista eppure profondamente romantica. 
Vestita da maschio, Mary solca i mari dei Caraibi insieme allo spavaldo Calico Jack Rackham, finché a loro non si unisce anche l’ambigua, affascinante Anne Bonny. Così la ciurma di Calico Jack diventa l’unica nella Storia a contare due piratesse: una “coppia di infernali arpie”, un vero incubo per la Marina e per tutti gli uomini che vorrebbero le femmine sottomesse e schiave del focolare. 
Una storia ricca di azione, complotti, sentimenti per guardare il ‘700 attraverso gli occhi di una donna divenuta leggenda. 
Un romanzo storico accurato e rocambolesco, una vicenda toccante e crudele che non vi lascerà indifferenti.
Il romanzo è disponibile qui

Anticipazioni:
Mi chiamo Mark Read. Perché, anche se sono una femmina e mia madre mi ha battezzata Mary, è questo il nome che ho scelto di indossare. Molte volte ho cambiato vita e identità, molte volte ho ricominciato da capo. Sono stata tante persone: alcune di queste le trovereste interessanti; altre, credetemi, non le vorreste incontrare. Ma per troppo tempo, e per tutti quelli che ho amato, mi sono chiamata Mark… almeno all’inizio. Ho deciso di vivere come un maschio per non essere prigioniera e in questi panni ho gustato fino in fondo la spietata avventura della libertà. Non sono fiera di tutto quello che ho fatto come uomo, e forse ora ho qualche rimorso; ma, per lo meno, non ho rimpianti. Eppure, adesso che tutto sta per finire, adesso che la febbre mi impedisce di muovermi e mi mozza il respiro, è la mia natura di femmina a voler vivere… A desiderare di prolungare ancora un po’ la mia agonia. Qualcuno, molti anni fa, mi disse che un giorno sarei dovuta venire a patti col mio essere donna. Non pensavo che sarebbe accaduto per questo motivo. Tutte le mattine mi mandano il Pastore, forse convinti di offrirmi conforto all’avvicinarsi del trapasso. È un ragazzino timido e impacciato… O magari è soltanto restio a leggere la parola del Signore davanti a una peccatrice come me. Per un attimo i nostri occhi si incontrano e sono certa che oggi non sprecherà la propria voce; ma poi il suo sguardo scivola in basso, verso il mio ventre ingrossato, e comincia a pregare. Un brivido mi scuote e batto i denti. Non voglio morire. Non così, non adesso. Non senza aver visto mio figlio neppure una volta. Ecco la mia parte femminile che affiora. Ora, quando forse è ormai troppo tardi… 
L’origine dei nostri guai fu, come spesso accade, una bella donna. Una sera Jack tornò alla locanda in cui alloggiavamo più brillo e allegro del solito. Mi cinse il collo con un braccio e mi confessò: «Mark, amico mio, sono innamorato!»
«E chi è la fortunata?» domandai, sarcastica.
I suoi occhi nocciola erano sognanti: «Si chiama Anne Bonny.» 
«Quella Anne Bonny?» chiesi, aggrottando le sopracciglia. «Ma è sposata!»
Sbuffò: «Perché devi menzionare il suo unico difetto?»
«Il marito, James Bonny, è un tipo pericoloso... Non mi piace per niente.» 
«Se è per questo non piace neppure a me.» convenne Rackham. «E non piace più troppo neanche a Anne: ammette di averlo sposato per noia e per fare un dispetto al padre.» 
«Piantala di scherzare! Non potresti trovarti una brava prostituta e lasciar stare chi ha un marito?» Lo sguardo che mi rivolse Rackham mi fece paura: non perché, in qualche modo, fosse minaccioso; ma perché era perdutamente sincero. Per una volta non stava cercando di aggirare la mia domanda.
«Potrei, Mark, e forse dovrei… E non perché James Bonny mi spaventi, ma perché Anne mi terrorizza. Ha potere su di me, capisci? Sono sempre stato libero perché ero egoista e ora… Sento di non esserlo più, perché mi interessa ciò che vuole lei.»
Sentii il bisogno di sedermi. Inspirai profondamente, prima di chiedere: «Ti… Ti piace così tanto?»
Jack scosse la testa e parve sentire il bisogno di schernirsi: «Roba da pazzi, vero? E pensa che non ci sono mai neanche andato a letto. Lei è come me, Mark. Come me… Non vuole frasi sdolcinate o un anello al dito: vuole passione e libertà. Non le importa un accidente di quello che pensano gli altri, non ha morale, né regole. È selvaggia.»
«In pratica, mi stai dicendo di esserti preso una sbandata per la versione in gonnella di te stesso.» sbottai. «Sapevo che eri vanesio, ma non immaginavo lo fossi fino a questo punto. Dovresti cercarti 
qualcuno che mitighi le tue pazzie, non qualcuno che le esasperi!» 
Jack ebbe un moto di stizza: «La tranquillità è sopravvalutata, Mark. Se avessi voluto per me una vita sicura, avrei scelto di fare il fabbro o il fornaio e non il pirata! Non sono uno stupido, anche se a volte sembra il contrario. So che non morirò nel mio letto, anziano e circondato da una nidiata di nipotini. So che mi ammazzeranno, o impiccheranno, o tradiranno. E va bene: è il prezzo da pagare per la vita che ho scelto.»Si fermò e mi guardò negli occhi, serio: «Ma se esiste una ragazza che, oltre a essere bellissima, è disposta a seguirmi in questo tipo di vita… Per quale ragione dovrei lasciarmela scappare? Non mi importa un accidente che, per errore, sia legalmente vincolata a un altro. Lei è mia.»
Rimasi zitta per un lungo momento. Ero divisa fra la rabbia per l’irrazionalità di quei discorsi e una malsana invidia. Da quanto tempo io non provavo più un sentimento così viscerale per un altro essere umano? Chiusi gli occhi e sospirai: qualsiasi cosa avessi detto per dissuaderlo da quella stupida infatuazione sarebbe stata inutile, lo sapevo. Perciò cercai di essere pratica: «Va bene, la consideri tua. Ma ti illudi che suo marito sia d’accordo? Che lascerà che ti scopi sua moglie senza intervenire?» «Rilassati: ho un piano» «E cosa vorresti fare? Rapire Anne?»
«No.» rispose, calmo. «Intendo comprarla.»
Era inutile continuare a mentire. Anne non era il tipo di persona che lasciava indifferenti: o la si amava o la si odiava. E io, da qualche tempo, non riuscivo più a odiarla. Si voltò di scatto a guardarmi: «Ti rendi conto di cosa significa tutto questo?» chiese. Non ero certa di capire cosa intendesse, quindi scossi la testa. «Quante possibilità c’erano che sulla stessa nave, nella stessa ciurma, venissero arruolate due femmine? Hai idea di quanto fosse improbabile?» Le sue mani erano calde, asciutte. Reggevano le mie con forza, come se Anne temesse che potessi scomparire. «Sì» ammisi «È un caso bizzarro.»
«Non è un caso!» esclamò, felice. Sorrise, e fu come se dentro le si fosse accesa una fiamma: «È il destino! Non capisci? Sono sempre stata così sola… Perché credevo di essere l’unica. Pensavo di essere sbagliata, ero sicura che nessun’altra ragazza al mondo potesse desiderare… Questo!» Fece un gesto, indicando la tenda spartana che avevamo attorno, ma sapevo che intendeva tutto il resto: il fatto di vivere su una nave, senza comodità, in balìa degli elementi e del caso; sapevo che intendeva l’essere ricercati dalla Marina, il non avere una casa, il vivere di violenze e ruberie. Strinsi le sue dita delicate nelle mie più tozze e pensai che anche io mi ero sempre sentita come lei: diversa, isolata dagli altri a causa del mio desiderio di vivere al di fuori degli schemi. Osservai il suo viso diafano, così bello e pericoloso, e lessi una sincera commozione nel suo sguardo. Per la prima volta la vidi per ciò che era: una ragazza di vent’anni, che al mondo poteva contare solo su un amante irresponsabile e su una testardaggine fuori dal comune. Provai nei suoi confronti uno slancio di tenerezza e, al tempo stesso, sentii che averla al mio fianco mi trasmetteva una nuova forza. Non avevo desiderato quel rapporto. Eppure, ora che mi si prospettava la possibilità di avere una complice, mi sentivo più leggera e resistente. Mi domandai se anche sul mio viso, come su quello di Bonny, fosse apparsa un’espressione di euforia e sorpresa.
«Mary…» disse «Io e te, da oggi, siamo più che sorelle. In futuro, chiunque parlerà dell’una citerà anche l’altra: saremo l’incubo della Marina e di tutti quegli uomini che vorrebbero le donne sottomesse e schiave del focolare.» Mi sorrise. Nel suo sguardo si agitavano molti demoni; erano gli stessi demoni che avevo a lungo, inutilmente, cercato di reprimere. 
Annuii, commossa. «Saremo più che sorelle.» 
«Saremo due arpie sputate dall’Inferno, altroché!» esclamò, scoppiando a ridere. Poi si fece seria e, abbracciandomi, concluse: «E, qualunque cosa accada, nessuna di noi due sarà mai più sola contro il mondo»
E per quanto riguarda Isabelle? Nemmeno le sue avventure sono ancora concluse…Pamela è al lavoro sull’'attesissimo seguito de "Il Cuore Insanguinato" nel quale ritroveremo la dolce Isabelle alle prese con la scoperta di tante verità sulla sua temibile figura paterna. Scopriremo cosa si nasconde nel passato di Tristan e li seguiremo in tante nuove avventure a bordo della Strega Rossa..

Vi siete persi qualche tappa di questo blogtour ma vorreste partecipare all’estrazione per vincere i romanzi? Nessun problema avete tempo fino a sabato 22 giugno per recuperare il tempo perduto? Che aspettate, seguite sull’evento facebook il riassunto di questo straordinario viaggio per i sette mari!.

Pamela Boiocchi, Michela Piazza, Stefania Bernardo

3 commenti:

  1. Ciao bellissimo blogtour...spero di riuscire a comprare presto alcuni dei libri presentati che ho avuto il piacere di scoprire grazie a voi!!!

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  2. ciao bellissima tappa, ho iniziato a leggere l'ebook la caccia proprio ieri e devo dire che l'inizio è proprio carino, e scarlet deve ancora soffrire molto prima della fine, scoprire che tutto ha inizio dal momento che perde il suo bimbo, mi ha lasciato un pò perplessa, ma mi rendo conto che scarlet ha molti fantasmi con cui combattere, il fantasma di suo padre e ora di suo figlio, ma credo che Redblade la ami fino in fondo e riuscirà a comprenderla e ad aiutarla. i romanzi di Mary Read non sono riuscita a comprarli perchè non li ho trovati in ebook e cartacei hanno un costo un pò critico per le mie tasche speriamo di vincerli con questo blogtour chissààààà.
    ciao n.10
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