domenica 27 aprile 2014

RECENSIONE ~ TUTTI I DONI DEL BUIO

Tutti i doni del Buio di Erika Corvo

- Recensione a cura di -

Erika Corvo è un “Fai da Te” umano. Tutto quello che so fare, l’ho imparato da sola. Sono nata a Milano nel 1958. Sono così vecchia che quando hanno girato Jurassic Park, Spielberg voleva me al posto del T-Rex. Non mi hanno presa perché sono così tonda che avrei occupato tutto lo schermo. Rexy era più snello, stazzava solo tre tonnellate. Avevo 17 anni quando ho inciso un LP con la Baby Records, dopo aver vinto un concorso per voci nuove tra più di duemila partecipanti, nella sezione cantautori. Ho iniziato a scrivere per dimenticare i mille problemi del vivere quotidiano e ho creato innumerevoli mondi di fantascienza e fantasy. I miei hobby? Medicina, psicologia, storia, erboristeria, lingue straniere. Sicuramente sono una donna strana: costruisco mobili, aggiusto elettrodomestici, eseguo piccoli lavori di muratura e idraulica, sbianco casa, lavo a mano la biancheria (non ho la lavatrice) preparo medicinali a base di erbe, e mentre faccio tutto questo scrivo romanzi. In mezzo secolo di vita ho collezionato una serie di sfighe impressionante, ma non ne ho mai fatto un dramma. Anzi, ho sempre cercato di sdrammatizzare tutto, di riderci sopra, di trovare sempre il modo di tornare in pista, e di rialzarmi da ogni caduta. Se non affronti le avversità con una buona dose di spirito, potrai anche essere viva fuori, ma sarai morta dentro.


Sinossi - Si racconta di un ipotetico futuro, la Terra è stata sconvolta da un conflitto atomico. La razza umana è stata decimata e si sono create razze mutanti semiumane, ognuna con caratteristiche differenti. In questo romanzo i protagonisti semiumani sono gli Shakars, i Signori del Buio: spaventose creature carnivore, feroci e crudeli, che popolano boschi e foreste, contendendo il territorio agli umani.

Ma siamo sicuri che la razza più feroce non sia ancora quella umana, costantemente avida di profitto, ipocrita e xenofoba?



Sito Ufficiale dell'autrice Erika Corvo Autrice e Cantante

- Recensione -


Parto col dire che ho trovato interessante come in questo romanzo ci siano diversi livelli narrativi, facili da identificare grazie alla storia dentro la storia.
Ma partiamo con ordine… Tutto inizia con una semplice frase, che cattura subito, ma potrebbe far pensare che si tratti dell’ennesimo romanzo romantico dallo sfondo post-apocalittico… E invece No!
"Mitria. Me ne innamorai nell’istante stesso in cui la vidi passare
sul carro leggero lungo la via principale del paese,
insieme ai suoi genitori."
Lo ammetto c’ero caduta anch’io, ma per un’inguaribile romanticona come me di certo non è un problema, a condizione che non si tratti dell’ennesima fotocopia del suddetto genere. Ultimamente capita sempre più spesso di leggere romanzi che sono simili gli uni con gli altri, ma non è questo il caso, perché Erika Corvo ha saputo creare qualcosa di veramente intrigante e ricco di significato.

Tornando ai livelli narrativi, il primo lo riscontriamo proprio all’inizio con Arkenion, un ragazzo molto estroverso e intraprendente, che si innamora perdutamente di Mitria, una ragazza bellissima, che vive con la sua famiglia lontano al centro cittadino, la quale nasconde un segreto.


Da qui si evince un racconto in prima persona, dal linguaggio discorsivo con delle descrizioni non eccessive e noiose, che lasciano ampio spazio alla fantasia del lettore.

Successivamente, quando Arkenion si troverà faccia a faccia con il padre della ragazza, Arideth, verrà a conoscenza del segreto.

Qui assisteremo ad un cambio di voce, perché il protagonista sarà proprioArideth che racconterà la sua storia, con uno stile più descrittivo, e la presenza di scene drammatiche piuttosto crude; il ragazzo diventerà uno spettatore, esattamente come noi, pronto ad ascoltare con ansia e curiosità.

Una storia che si svolge in una terra devastata, che ha subìto una guerra nucleare, e l’umanità non è rimasta la stessa. Mutazioni genetiche hanno portato alla creazione di una nuova specie, gli Shakars, letale agli occhi degli esseri umani, senza comprendere che forse è la razza umana a esserlo ancora di più. Arideth parla di questo nella sua storia, ma anche di come può nascere unsentimento unico e puro tra uno Shakars e un umano. Un sentimento così nobile da abbattere ogni barriera e ogni pregiudizio.

Per quanto non sia un genere da me amato, posso dire che questo libro di Erika Corvo mi è particolarmente piaciuto, nel suo insieme. Consiglio a tutti questa piacevole lettura, che da parte mia si merita quattro stelline su cinque.

Quindi lascio a voi le riflessioni, consigliandovi “Tutti i Doni del Buio”. 
P.S. dimenticavo, alla fine del libro troverete una chicca davvero simpatica!


Voto finale - Consigliatissimo


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