martedì 25 marzo 2014

Come inciampare nel Principe Azzurro di Anna Premoli

- Recensione a cura di -


Anna Premoli Nata nel 1980 in Croazia, vive a Milano dove si è laureata in Economia dei mercati finanziari, presso la Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan e, dal 2004, al Private Banking di una banca privata, dove si occupa di consulenza finanziaria e ottimizzazione fiscale. La matematica è sempre stata il suo forte, la scrittura invece è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Con la Newton Compton ha pubblicato Ti prego lasciati odiare, vincitore del Premio Bancarella 2013. Il romanzo è stato per mesi ai primi posti nella classifica dei libri più venduti e la Colorado Film ha acquistato i diritti per la trasposizione cinematografica. Anche Come inciampare nel principe azzurro è stato un successo del self publishing, arrivando ai primi posti della classifica.

Sinossi Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero? È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del mondo, in Corea del Sud! Maddison, però, è solo all’apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto americano, non le rende neanche facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!
Booktrailer - Come inciampare nel principe azzurro

- Recensione -


"Come inciampare nel principe azzurro" è frutto di un esperimento di auto-pubblicazione da parte di Anna Premoli, e nel giro di poco, grazie al passaparola, ha ottenuto un grande riscontro tanto che la Newton & Compton ha deciso di pubblicare entrambi i romanzi della scrittrice. L’ho preso anch’io un po’ per caso scovandolo nella rete, adoro i chick lit e le storie d’amore ma non trovo mai nessun autore che mi piace al pari della Kinsella fino alla fine. Invece Anna Premoli ha saputo stupirmi per l’originalità di alcune scelte. La prima fra tutte la geniale idea di trascinare il romanzo nel bel mezzo del mondo orientale, la Corea, in questo caso. Non solo mi ha fatto venire una gran voglia di prendere un volo e di vedere con i miei occhi quello che stava descrivendo ma ha permesso alla trama di essere veramente spumeggiante grazie alle usanze, modi di fare e cultura così lontane dalla nostre. Avrei preferito maggiormente se il co-protagonista fosse coreano a tutti gli effetti e invece è per metà anche americano. Ogni giorno tra lui e Maddisono sarà una guerra spietata all’ultimo sangue. Sembra un po’ un orgoglio e pregiudizio in versione moderna e in chiave coreana. Lei da inglese straniera e ignara continua a ritrovarsi invischiata in situazioni imbarazzanti. 
Una volta giunta all’ultima pagina sono rimasta parecchio triste per aver terminato la lettura 

I personaggi principali sono caratterizzati ottimamente, non si può dire lo stesso dei secondari che sono un po’ gettati sullo sfondo come macchiette. 


Maddison e Mark sono carismatici, divertenti, due poli opposti di una calamita che finiscono nonostante tutto per attrarsi. Maddison è una comunissima ragazza inglese, pigra, indolente,amante dello shopping che lavora per far contenta sua madre, ma che in realtà non ha proprio le velleità di una donna in carriera. Mentre gli altri si impegnano negli affari, lei si impegna nel trovare sempre nuovi modi per scappare.

Siamo una decina di persone completamente dedite al lavoro. O meglio, gli altri nove sono estremamente dediti, io faccio finta. Ma sono davvero brava a fingere. 

A tratti mi ha ricordato Rebecca di I love Shopping ma ci discosta subito, Maddison riesce ad avere quel quid in più che la rende simile e diversa al contempo dall’eroina della Kinsella. Proprio la sfaticata e impacciata Maddison viene trasferita, in modo del tutto inaspettato, in Corea del Sud invece che nella grande mela, alle dipendenze di un capo americano ma di origini coreane, algido, severo ma soprattutto stacanovista. Ebbene la Premoli non avrebbe potuto mettere accanto due personaggi più diversi e incompatibili di questi, infatti già dai primi scambi tra Mark e Maddison volano scintille. Ero spinta ad andare avanti nella lettura proprio chiedendomi che altro sarebbe successo. Mark è critico, a volte appare sgarbato, offensivo, pungente, dispettoso ma sa essere pure a tratti velatamente dolce. È proprio il caso di dirlo Mark è il classico principe azzurro che va scovato dietro tutte queste maschere che si è messo addosso. 


La scrittura della Premoli è leggera, semplice ma sa avvincere e incantare.

Ho finito il romanzo in tre ore prima di andare a dormire e non sono riuscita proprio a staccarmi fino a quando non sono arrivata all’ultima pagina. Questo per me è già un ottimo segnale che il libro sia buono. Mi cimenterò quanto prima nell’altro romanzo “Ti prego lasciati odiare” sperando sia altrettanto gustoso e spassoso. 

Voto Finale (Consigliatissimo)



  


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